Si tratta di un cereale proveniente dall’Asia Sud Orientale e arrivato nel nostro paese già nel lontano 711, quanto fu importato in Sicilia da parte dei Mori (spagnoli).
La specie di riso maggiormente coltivata è chiamata: Oryza sativa con le sue numerose diversità.
Il riso viene coltivato in luoghi da clima a elevata temperatura e umidità costante. In Italia, il luogo ideale è la Valle Padana, in cui le temperature giornaliere sono costanti tra notte e giorno. Il risone è il prodotto dell’agricoltura che viene convertito in riso dopo le operazioni di brillatura, che variano a seconda del prodotto finale desiderato.
Il riso presenta un contenuto in proteine pari al 9% e presenta solo alcuni degli amminoacidi essenziali (quelli che l’organismo non sa sintetizzare e deve prelevare tramite l’alimentazione), però il riso integrale prima della brillatura è carente solo in lisina mentre il brillato sia in lisina che in triptofano. Quindi le proteine del riso integrale sono piu complete dal punto di vista nutritivo, senza dimenticare la maggior presenza di fibre.
I lipidi nel riso sono in bassissima percentuale, ma è da sottolineare la presenza di un lipide ad azione antinfiammatoria come il gamma orizanolo.
Invece il componente principale del riso è il polisaccaride: amido.
Il riso integrale risulta anche più ricco di sali minerali quali calcio e ferro, mentre fosforo e potassio non si perdono durante il trattamento di brillatura. Un discorso analogo va fatto anche per le proteine soprattutto quelle idrofiliche del gruppo B, maggiormente presenti nel riso integrale.